Wadokan Karate Bruneck trauert um seinen unerwartet verstorbenen Meister Roberto Bertolani. Er hinterlässt eine tiefe Kluft – für uns als Karateka, und insbesondere in unseren Herzen. Roberto war nicht nur ein außergewöhnlicher Kampfkünstler, sondern auch ein besonderer Mensch. Ich und viele andere haben ihm den Weg des Karate zu verdanken. Er war es, der diese Kampfkunst nach Bruneck gebracht hat. Dabei hat er Generationen von Praktizierenden geprägt.

Ich hatte das Privileg, unter den ersten Schülern von Roberto zu sein, als er das Dojo in Bruneck 1995/96, also vor knapp einem Vierteljahrhundert, erstmals eröffnete. Er vermittelte Karate nicht nur als Sport, sondern als Lebensweg. Bei ihm gingen ein umfassendes technisches Repertoire und Herz Hand-in Hand. Das zeichnet einen wahren Meister der Kampfkünste aus, der er zweifellos war und auch immer sein wird.

Um die Anfänge und den Werdegang des Karate in Bruneck auch für die Nachwelt festzuhalten, verfasste Roberto ein kleines Büchlein. Dieses stellt gewissermaßen seine Memoiren dar. Was darin jenseits der Fakten klar wird, ist: es ging ihm immer um die Sache, nicht um ihn selbst. Demut und Bescheidenheit prägten seinen Stil. Selbst im Umgang mit seiner Krankheit vermittelte er mit seinem Verhalten ein wichtiges Grundprinzip seiner geliebten Kampfkunst: immer wieder aufstehen, um ungeachtet der Hindernisse jeden Tag erneut nach vorne zu blicken – der wahre Kampf, um den es letztlich geht, findet im Inneren statt, ist einer des persönlichen Wachstums.

Nachdem Sensei Roberto 2002 seine Karateschule schließen musste, wurde 2005 der „Wadokan Karate Bruneck“ gegründet, dem Roberto ab 2014 wieder vorstand. Eine besondere Freude war es für Roberto, die im Herbst 2018 gestartete Kinder- und Jugendgruppe zu leiten. Das erste Training dieser Saison fand am 16. September statt, und sollte zugleich sein letztes sein.

Unser aufrichtiges Beileid gehört seinen Hinterbliebenen.

Roberto, danke für alles, danke für unsere Freundschaft. Ruhe in Frieden! Wir werden Dich vermissen!

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Il Wadokan Karate Brunico piange il suo maestro Roberto Bertolani, improvvisamente scomparso lasciando in tutti noi una traccia indelebile, come karateka e come uomo. Roberto, infatti, era non solo un atleta straordinario di arti marziali, ma anche una persona speciale. Siamo in molti a essergli debitori per aver portato il karate a Brunico, spingendo intere generazioni a praticarlo e a imboccare, così, la via del karate.

Ho avuto il privilegio di essere tra i primi allievi di Roberto quando nel 1995/1996 – quasi cinque lustri fa – ha inaugurato il primo dojo a Brunico. Mettendoci sempre il cuore nell’insegnamento delle sue vaste competenze tecniche, è riuscito a trasmettere l’amore per il karate, non solo come disciplina sportiva ma anche come filosofia di vita. Questo contraddistingue un vero maestro di arti marziali come Roberto è stato e per sempre sarà ricordato.

Suoi tratti distintivi erano l’umiltà e la modestia che traspaiono anche nel libro di memorie che ha scritto e dove appare evidente che lo scopo non era parlare di sé, bensì raccontare, a chi non li ha vissuti, gli albori e lo sviluppo del karate a Brunico. Nella modalità stessa con cui ha affrontato la malattia si scorge un importantissimo principio basilare della sua amato arte marziale: rialzarsi sempre e guardare avanti ogni giorno incurante degli ostacoli – la vera lotta, quella fondamentale, ciascuno la combatte dentro di sé ed è comunque un elemento di crescita.

Dopo aver dovuto chiudere la sua scuola di karate nel 2002, Sensei Roberto è entrato a far parte del „Wadokan Karate Brunico“, fondato nel 2005, presiedendolo a partire dal 2014. Per lui ha costituito un’enorme soddisfazione riuscire ad avviare, nell’autunno del 2018, il gruppo karate bambini. Il primo allenamento di questa stagione lo ha guidato proprio il 16 settembre scorso, prima di andarsene per sempre.

Le nostre più sentite condoglianze ai familiari e a quanti gli hanno voluto bene.

Roberto, grazie di tutto quello che ci hai trasmesso, grazie per la tua amicizia. Riposa in pace. Ci mancherai.